giovedì, aprile 23, 2009

Etichette e testi

In questa sede vorrei mettere in luce alcune differenze che probabilmente non saltano immediatamente all'occhio.

Una caratteristica che rende diversi testi ed etichette per le finalità di annotazione risiede anche nella diversa modalità di creazione delle linee direttrici.
In particolare la differenza si nota se l'annotazione contiene più righe.
Per un testo le linee direttrici orizzontali cominciano dalla mezzeria della prima riga, indipendentemente dalla lunghezza stessa del testo (che può essere variata a piacere per ogni istanza). Inoltre per un testo le linee di direttrice possono essere anche curve.

Per un'etichetta invece c'è un livello di dipendenza stretto con la famiglia che contiene le informazioni, sia di tipo grafico (colore, tipo di font, altezza del font, giustificazione, lunghezza massima di una riga di testo, ecc...) sia di tipo parametrico nel senso dei parametri che deve andare ad interrogare. La linea direttrice può essere solo un segmento retto oppure una spezzata (direttrice + spalla).
Per un'etichetta le linee direttrici orizzontali cominciano dalla mezzeria dell'ingombro dell'intera etichetta, indipendentemente dall'origine della famiglia che la definisce e in funzione della lunghezza del parametro che interroga. 
Ad esempio se un'etichetta che legge un determinato parametro può contenere su una riga fino a 15 caratteri, ogni volta che si supera questo limite si avrà che l'etichetta riporterà il contenuto su più di una riga.

Inoltre attraverso il copia e incolla di un testo che contenga già più righe, ottenute mandando a capo con invio, è possibile far mantenere la stessa impostazione in un'etichetta sufficientemente lunga.

Quello che mi sono proposto di fare è un'etichetta che simuli la scrittura sulla spalla della linea direttrice.

Questo è possibile modificando la famiglia che definisce l'etichetta, inserendo una linea che simulerà la spalla e aggiungendo due linee invisibili ausiliarie che si sposteranno in funzione del numero di righe del testo dell'etichetta.

Tutti i parametri per essere controllati (sia quelli di lunghezza sia quelli di grafica) devono essere di tipo e non di istanza.

Io tendenzialmente preferisco usare le etichette rispetto ai testi, le trovo molto più performanti e le ritengo un ottimo strumento per evitare di commettere errori o, se ve ne fossero, di eliminarli nel più breve tempo possibile.

I love Revit.

2 commenti:

  1. Salve Paolo!

    Sto provando a comprendere...le "etcihette" sono "keynotes"?

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  2. Ciao Dave!
    "Etichette" stands for "tags" but you're right: in the example above I've used Material Keynotes

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